Ciao Amici!
Prima di cominciare a raccontare qualcosa di noi, due righe per ringraziarvi. Grazie del calore con il quale avete accolto l'invito a scriverci e-mail ( potete continuare a farlo inviando la posta a emilio@freeridespirit.com).
Ne sono arrivate un numero superiore alle aspettative, abbiamo un riepilogo davanti a noi perchè non è pensabile ricevere tutte le lettere qui al campo base. Al rientro risponderemo ad ognuno, con calma e precisione.
Promesso.
La prima novità di oggi riguarda il nostro programma per la cima, il "summit day". Viste le condizioni della montagna abbiamo posticipato il nostro tentativo per il giorno 25 o 26 settembre. Ad oggi è improponibile pensare di tentare la cima prima di quella data. Principalmente perché il vento e la neve degli scorsi giorni hanno creato un sacco di problemi. Per cominciare tutte le tracce verso l'alto, compresa la flebilissima linea verso C3, sono da rifare. Camminare nella neve profonda significa preventivare un grosso lavoro extra, e per questo bisogna organizzarsi in gruppi numerosi, forti e soprattutto... volenterosi. Per l'appunto, sembra che il 25 o 26 un grosso numero di alpinisti tenterà la cima. La seconda ragione, che è quella più tangibile, è quella del rischio valanghe. La neve abbondante ed il vento ieri hanno fatto staccare una grossa valanga nel tratto tra C1 e C2, proprio sotto la prima sezione di corde fisse. Fortunatamente la via di salita sale abbastanza al riparo dalle valanghe, sormontando una larga cresta piuttosto sicura, ma non è certo il caso di mettere alla prova l'efficacia della nostra buona stella. Ieri il distacco della valanga è stato causato dal propagarsi delle onde sonore e delle tensioni di sovraccarico create da un gruppo di alpinisti che salivano poche decine di metri a lato dalla zona del distacco. La dimensione della valanga e lo spessore del lastrone ( 150 metri di fronte x 1 metro e mezzo abbondante!- vedi foto) invitano alla prudenza ed alla calma. Come dice un mio amico,"i cimiteri sono pieni di eroi". Calma e pazienza, noi saggiamente aspetteremo. Non abbiamo proprio nessuna ragione per forzare adesso. Non siamo eroi.
Nel frattempo trascorriamo le giornate qui al campo base avanzato tentando di alimentarci e bere correttamente, e soprattutto medicando le screpolature delle labbra create dal sole potente dell'altissima quota. Oggi è ancora una giornata di vento, molto fredda ma senza precipitazioni. Nel pomeriggio, appena terminato di scrivervi, estrarrò il kite e tenterò di farlo veleggiare sopra il campo base. Già mi immagino...
In attesa di sentirci domani,
Namastè
Emilio
PS. Vi invio anche una foto di Marco, che nei prossimi giorni ha promesso scriverà qualcosa per voi. Ora è impegnato in operazioni di PR nelle tende mensa dei nostri vicini di spedizione. Minimo starà svuotando qualche vasetto di nutella o marmellata...
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